Paura di soffocare con il cibo -ANGINOFOBIA
Voglio evidenziare subito la SOLUZIONE per rassicurare gli animi: Anche se l'anginofobia può essere un problema spaventoso e allarmante, la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è un approccio efficace per affrontarlo. Questa terapia, in genere, può portare a miglioramenti significativi nel giro di circa 8-10 sedute. L'approccio della TCC consiste nel mettere la persona, bambini o adulti, in una situazione confortevole lontano dallo stimolo ansiogeno, quindi senza cibo, per poi gradualmente esporla al rischio di deglutizione.
Questo processo di esposizione graduale permette alla persona di sperimentare la sensazione di deglutire senza subire il temuto pericolo di soffocamento, aiutandola a ristrutturare le credenze negative associate all'atto di deglutire. Inoltre, durante la terapia, viene incluso il "parent training", che coinvolge i genitori come co-terapeuti indiretti. Questo significa che i genitori saranno guidati dallo psicologo nell'implementare gli esercizi a casa, contribuendo così al successo del trattamento. il coinvolgimento dei genitori nel caso dei bambini anginofobici è fondamentale. Essi possono svolgere un ruolo importante nell'implementazione delle tecniche apprese durante la terapia a casa, fornendo un sostegno continuo e aiutando il bambino a praticare le abilità apprese durante le sessioni terapeutiche.
CARATTERISTICHE IN BREVE:
La paura di ingoiare, di soffocare mentre si mangia o si beve.
Sensazioni ansiose e nervosismo durante i pasti.
Evitare di ingoiare compresse.
Paura di bere.
Preferenza per cibi morbidi o liquidi.
Rifiuto di cibi solidi e crudi.
Tagliare il cibo in piccoli pezzi: frullare o omogenizzare gli alimenti.
Masticazione ripetuta.
Timore di mangiare senza la presenza di qualcuno accanto.
Valutare il cibo in base alla consistenza, al colore, al sapore e alla quantità.
Evitare cibi considerati pericolosi: pane, pasta, carne, verdure fibrose.
Cause mediche: malattie neurodegenerative, autoimmuni, oncologiche.
Cause legate alla depressione e all'ossessione.
Cause legate a traumi precedenti.
La timorosa avversione alla deglutizione e alla sensazione di soffocamento, conosciuta come anginofobia, deriva dalla combinazione delle radici "angina" del latino, che significa strozzare o soffocare, e "fobia" dal greco, che indica paura. Questa condizione si manifesta come un' intensa ansia legata al rischio di soffocamento durante l'atto di inghiottire cibo, bevande, piccoli oggetti, compresse e persino saliva. Nei casi più gravi, questa fobia porta ad un'irrazionale paura di morire semplicemente inghiottendo piccole porzioni di cibo.
I sintomi dell'anginofobia si caratterizzano per una paura diffusa tra i soggetti affetti, connessa al pericolo di soffocamento. Questi sintomi includono: un eccessivo controllo sulla consistenza del cibo (preferendo cibi morbidi, molto cotti e evitando quelli solidi o crudi); una masticazione eccessivamente prolungata fino a ridurre il cibo in poltiglia; il taglio del cibo in pezzi minuscoli; la necessità di avere qualcuno presente durante i pasti (per avere un pronto soccorso nel caso in cui si verifichi un'ostruzione delle vie respiratorie); ansia; tensione durante i pasti; e il rifiuto di assumere pillole se non sono precedentemente triturate e ridotte in polvere.
TRATTAMENTO:
Il primo passo cruciale è condurre un'accurata anamnesi del problema, che comprende una valutazione dettagliata della storia clinica e dei sintomi del paziente. E' necessario condurre una valutazione completa per comprendere appieno i fattori che contribuiscono all'anginofobia specifica del paziente. Questo può includere esaminare eventuali traumi passati, condizioni mediche sottostanti, e fattori ambientali o psicologici che possono influenzare il problema. Durante la prima sessione terapeutica, di solito si completa questa anamnesi dettagliata.
Una volta ottenuta una comprensione chiara della situazione del paziente, si può quindi implementare la tecnica terapeutica più appropriata.
Guarda anche
Paura di guidare
Fobia sociale
Fobie specifiche